Le suore della Congregazione di Maria Madre della Misericordia - La Congregazione dei Padri Mariani - Tajynsza

Vai ai contenuti

Menu principale:

Le suore della Congregazione di Maria Madre della Misericordia

Le suore

Il carisma precipuo e la missione si manifestano nell’opera per la divina misericordia, consistente nel recupero delle anime smarrite. In principio tale opera si esprimeva nella conduzione delle case della misericordia, nelle quale si trovavano ragazze e donne moralmente a rischio, trattenute nelle cosiddette "case comuni", perlopiù prostitute. Non avendo, in simili condizioni la possibilità di cambiare, spesso potevano trovare nelle case della congregazione l’accoglienza e la speranza, che non era ancora tutto perduto. Le opere di misericordia, specialmente in relazione a queste donne, si accompagnava sempre alla preghiera.

Si può dire che su un tale fondamento è cresciuta la chiamata di Santa Faustina, alla quale Gesù ha affidato una missione singolare: trasmettere al mondo nuove forme di attuazione delle Divina Misericordia – il volto misericordioso di Gesù, la devozione alla divina misericordia, la festa della divina misericordia, la preghiera nell’ora della misericordia e la diffusione del culto alla divina misericordia. La congregazione ha accolto questa missione e tenta di portarla avanti.

Le suore sono giunte anche in Kazakhstan, affinché anche in questa terra, la cui storia è piena della pazienza e della sofferenza di un gran numero di innocenti, qui reclusi nei lager o forzatamente deportati, siano testimoni della divina misericordia ed ispirino fiducia e speranza in questa Misericordia, anche laddove spesso si è persa ogni speranza. La suddetta congregazione ha qui due monasteri, uno a Petropavlovsk dal 1995 e negli ultimi quattro anni anche a Tajinsha.

Su invito dell’arcivescovo locale Tomasz Pety le suore prestano servizio nella parrocchia della Sacra Famiglia di Tajinsha. Attualmente la comunità conta due suore, ma in futuro le suore vorrebbero così predisporre la casa, in cui vivono, per accogliere almeno un’altra sorella. La casa, in cui vivono, apparteneva prima ad una famiglia, che non molto prima dell’arrivo delle suore era partita per la Russia. Questa casa fu acquistata dal parroco e ora è una proprietà della parrocchia.

Grazie all’aiuto dei benefattori, che con generosità offrivano aiuto, furono attuati nuovi lavori di ristrutturazione, per adattare la casa alle esigenze monastiche e semplicemente, perché non era possibile viverci. Grazie al buon cuore di un uomo di Tjinsha, dopo tre anni di permanenza delle suore qui, fu messo a punto un impianto idraulico, che funziona molto bene. Tuttavia ancora non ci sono le fognature e per questo l’acqua viene smaltita con dei secchi, gettati poi sulla strada. È rimasto ancora del lavoro da fare, relativo alla ricostruzione dell’edificio attualmente esistente, e soprattutto, di una stanza da bagno e di almeno un’altra stanza. Per quel che riguarda l’attività apostolica, le suore si occupano della catechesi dei bambini, e anche della visita degli ammalati negli ospedali o nelle loro abitazioni. Oltre ciò esiste anche un gruppo di bambini del posto, che vengono da sé dalle suore. A volte vogliono disegnare o giocare con le suore. Altre volto vogliono soltanto essere ascoltati, quando parlano dei loro problemi giovanili.

Il fatto che i bambini vogliano venire qui è motivo di grande gioia, ma purtroppo, non ci sono al momento in casa condizioni e ambienti per poterli accogliere adeguatamente. Vorremmo predisporre la casa anche per questi bambini, fare un nuovo cortile, dove possano con gioia e utilità trascorrere il loro tempo libero. Le sorelle vorrebbero ritrovarsi con questi bambini, sentendo che, sebbene essi abbiano una casa e dei genitori che li amano, cercano qualcosa di più. A volte in casa sentono la mancanza di qualcosa, che vengono a ricercare in Chiesa.

Talvolta vengono dei poveri e chiedono alle suore un sostegno economico, per esempio, perché non hanno risorse per pagare la luce o comprare dei prodotti alimentari. Le sorelle, nonostante loro stesso non abbiano molto, nei limiti delle possibilità tentano di aiutare quanti hanno bisogno di aiuto. Si può coraggiosamente affermare, che le suore vivono qui grazie alle offerte dei benefattori, e per questo accolgono qualsiasi aiuto, che consenta di portare avanti il lavoro e il servizio per i fratelli in Kazakhstan.

Saremo molto grati per l’iniziativa di un sostegno economico per le suore e per il loro lavoro tra gli abitanti del posto. Quanti fossero interessati a informazioni in merito o che volessero sostenere le suore, sono pregati di contattarci e lasciare i propri dati.



 
Torna ai contenuti | Torna al menu stat4u